31.10.08

Forse


Forse l’ossessione dolce e calda
L’ossessione di questa frase
È inchiostro sulla lingua
Un chiodo che spinge



[ Antonio De Rose ]


foto A.De Rose


27.10.08

Questa volta





La realtà distante, le pause
Gli occhi puntano attraverso il vetro
Il tuo sguardo muto, alla finestra
Il tempo sembra un addio
Di libertà, il giramondo
[ Antonio De Rose ]
foto A.De Rose

26.10.08

Scogliera


Le raccontò di un imbarazzo la intenerì
Fin dalla prima volta e prima che la mano
Tesa frugasse tra le fenditure

Tra l'altro andiamo da quella parte
[ Antonio De Rose ]
foto A.De Rose

25.10.08

Bocca d'addio

Questa storia, è di una prima metà del sorriso
la pelle, dall’altra si sente anche in salvo: a mezz’aria
rimane, ma forse non mente se ha sempre ispirato
la verità che invoca, e ricade come illusione:
quando dalle origini più spesso si gela
il rigore emette a misura, una carezza

La sola fuga da qui, è rappresentata da una colpa:
affiora prima che avvenga, e l’addio si smarrisce nel risvolto di una sofferenza - di nuovo incapace alla nausea
esplode la festa banale, un fatto d’addio
lontano comincia, tu fai posto agli stracci

e non sembri più la solita


[ Antonio De Rose ]

22.10.08


La signorina Counihan non aveva mai provato nulla di così delizioso come quella osmosi al rallentatore della saliva d'amore.

Murphy, S. Beckett

foto A.De Rose

20.10.08

All'amata

Ho chiesto un riparo da assegnarmi, una origine
Da dire guardando i passi, che ritroverò nel vuoto
Laggiù abitualmente l’ozio degrada sul collo, il torto
Ma non altri delitti da queste parti, dopo questo sole

Non è tutto, partono sull’orologio le folle del dolore
Ogni lingua personale si spoglia, eppure chi scrive
Riscalda in viso, compie l’azione del sotterfugio
Si chiama aria, furto d’infinito su cui la quiete balza
[ Antonio De Rose ]
foto A. De Rose

19.10.08

Aria stringente, lingua d'amore non è


La voce
Si attarda generosa, la piega
Scolora dal fondo delle scale, se vuole
La piega occulta del nome

Fuori tempo
Ancora in un mese di sabbia
La notte, infelice e nutrita
Da un pieno di luci, si addensa

La notte
Cancella col ferro di strazio
Di un nulla, che è stato
È rimasto a guardare, lo strazio

In oratori di sangue, i giardini di stracci
Ma prima la voce, trovata che importa
Come a esempio di corpo, il margine
Accanto


2007
[ Antonio De Rose ]
foto, elab. dell'autore





18.10.08

Dantesca




Acqua segnata da piccoli tigli, da un’ombra
si muove la chiara
forza d’oceano su foglie scacciate
e ferite

In uso coerente la parte che arcigna vi scrive
d’ira, del caos che comprende il mestiere
di ogni giorno, fra giovinezza e capitoli di quiete
con la megera che è piantata dentro




2008


[ Antonio De Rose ]

16.10.08

"chissà dove, nel nulla"

"chissà dove, nel nulla", Anna ACHMATOVA
foto A. De Rose

15.10.08

Recitare

foto A. De Rose

14.10.08

E' il mito che pensavo di lasciarti

Inaugurazione
nella foto di Federico Vianello, da sx Paolo Grigò (artista), Dario Carmassi (Assessore alla Cultura, Comune di Bientina-Pisa), Antonio De Rose (artista e promotore dell'evento)

12.10.08

Al passo intimo








Osserva un po’della mia strada
nell’iride ingobbita della tua coscienza
per ora è la stagione di sempre

Poi senti il silenzioso flusso dei veicoli
si arresta nel mio orecchio, a uso e maniera
sfilano le foglie, dopo

E una domanda: un calpestìo di volti immobili
in mezzo, nella città che non è la
tua città, dà piacere? e ha carico di motivi
che io non vedo? Più che basti alla breve
vita inospitale, qualcosa è di quel passo


[ Antonio De Rose ]

9.10.08


Un po’ l’età-vernice, un po’ presente d’astuzia la vecchia
festa rientra invitata da un ritmo residuale
un ballo che semplifica il tiepido obiettivo
di un sentimento appena sia
[ Antonio De Rose ]